Quinto appuntamento con i Maestri della Fotografia Cinematografica. Dopo gli straordinari Deakins e Lubezki, facciamo un bel salto indietro con gli anni e andiamo ad occuparci dell’uomo che ha reso grande il cinema di Ingmar Bergman: il direttore della fotografia Sven Nykvist. In cinquant’anni di carriera Nykvist ha lavorato ad oltre 130 film, curando venti film di Bergman e vincendo due premi Oscar: uno per “Sussurri e Grida” nel 1973, di cui è impossibile dimenticare la dominante rossa, e un altro nell’83 per “Fanny e Alexander”. Il suo stile è caratterizzato da naturalismo e semplicità, elementi con cui ha sviluppato la sua maestria nell’uso della luce e delle ombre. Celebre per il suo bianco e nero, di cui è forse uno dei più grandi interpreti, con le sue atmosfere ha saputo perfettamente ricreare il mood delle pellicole di Bergman, al quale il suo nome è legato in maniera praticamente indissolubile. Nel 1996 diventa il primo europeo ad entrare nell’American Society of Cinematographers.
Sussurri e Grida (Ingmar Bergman)
Fanny e Alexander (Ingmar Bergman)
Persona (Ingmar Bergman)
L’insostenibile leggerezza dell’essere (Philip Kaufman)
Il Silenzio (Ingmar Bergman)
L’ora del lupo (Ingmar Bergman)
L’inquilino del terzo piano (Roman Polanski)
Buon compleanno Mr. Grape (Lasse Hallstrom)
Luci d’inverno (Ingmar Bergman)
Celebrity (Woody Allen)